Covid-19

Per far fronte all’emergenza socio-sanitaria legata all’epidemia di COVID-19, i Programmi europei sono intervenuti su vari fronti e con diverse azioni, spesso interconnesse tra loro e/o complementari a quelle finanziate dai fondi nazionali. 

I Regolamenti (UE) n. 460/2020 e (UE) 558/2020 hanno previsto infatti misure specifiche di investimento e di impiego flessibile dei Fondi strutturali in risposta al COVID-19, attraverso procedure semplificate di modifica dei Programmi per accelerare il finanziamento di misure anticrisi. 

Il PON Inclusione, grazie alla riprogrammazione approvata a novembre 2020, ha finanziato il bonus baby sitting, erogato dall’INPS. Le risorse, fino a un massimo di 320 milioni di euro, vengono ripartite tra le Regioni più sviluppate, in transizione e meno sviluppate. A queste si aggiungono ulteriori 106 milioni di euro messi a disposizione dal PON metro per le sole Città metropolitane. Destinato alle famiglie più bisognose con figli fino a 12 anni e/o minorenni disabili, il bonus è stato utilizzato durante i periodi di chiusura delle scuole disposti per contenere i contagi. 

Con il REACT EU l’Europa ha potenziato le dotazioni finanziarie di PON e POR. In particolare, il PON Inclusione, con la riprogrammazione approvata ad agosto 2021, è stato incrementato di 90 milioni di euro al fine di attuare interventi volti a favorire l’integrazione delle persone in condizione di povertà, marginalità estrema e senza dimora. Nello specifico si tratta del Pronto intervento sociale, un servizio che si attiva in caso di emergenze e urgenze sociali tramite la costituzione di una Centrale Operativa attiva 24h in grado di ricevere le segnalazioni, attivare una prima valutazione professionale e un primo servizio di assistenza e segnalare la presa in carico al servizio competente; dell’Housing first e Stazioni di Posta, un’iniziativa che intende rafforzare i servizi di housing first e creare dei centri di servizio e inclusione e a livello territoriale, offrendo accoglienza diurna e notturna, ma anche servizi sociali, sanitari, di orientamento al lavoro e di consulenza legale; dei Servizi per sostenere l’accesso alla residenza anagrafica dei cittadini senza dimora, per favorire la fruizione di servizi essenziali e assicurare, attraverso il servizio di fermo posta, la reperibilità delle persone con particolare riferimento all’accesso alle comunicazioni istituzionali.


Link utili

La risposta della Commissione europea all’emergenza Covid-19

Le misure adottate dal Governo Italiano

La normativa Covid

Sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea

Next generation EU e REACT EU