Le azioni finanziate dal PON Inclusione sono ispirate al principio dell'inclusione attiva. La
Raccomandazione 2008/867/CE ha impegnato infatti gli Stati membri ad adottare una strategia globale e integrata a favore dell'inclusione attiva, basata sulla combinazione di tre pilastri: sostegno al reddito; mercati del lavoro più inclusivi; accesso a servizi di qualità.
Più recentemente il
Pilastro europeo dei diritti sociali ha sancito e ribadito alcuni principi fondamentali per sostenere il buon funzionamento e l'equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Tra questi, risulta centrale il diritto dei cittadini a un adeguato reddito minimo che garantisca una vita dignitosa anche attraverso l'attuazione di politiche di inclusione sociale e lavorativa.
Il PON Inclusione persegue proprio questo obiettivo generale: il contrasto della povertà e la definizione di percorsi personalizzati di inserimento socio-lavorativo che, a partire dai bisogni specifici delle famiglie e delle persone fragili, le accompagnino verso l'autonomia.
In un contesto articolato di competenze e di significative diversità territoriali e organizzative, il Programma intende infatti accompagnare il processo che mira a garantire l'erogazione omogenea sull'intero territorio nazionale di una molteplicità di servizi. Attraverso il PON, in particolare, si punta a rafforzare i percorsi di attivazione e le reti per la presa in carico delle persone in condizione di vulnerabilità e di esclusione sociale.
Il risultato che ci si aspetta è favorire la creazione dell'infrastruttura necessaria ad assicurare una migliore qualità dei servizi sociali in Italia e una maggiore efficacia delle misure di contrasto alla povertà.